Coreografo, danzatore, performer, Fabio Ciccalè, classe 1963, civitanovese di nascita, romano di adozione, si esibirà in un'improvvisazione danzata per Cinematica nella città dedicata a Orietta Tavani, insegnante di danza anconetana con la passione per l'arte.
Ciccalè, di formazione eclettica, fin dalla tenera infanzia, capisce che il suo vero piacere è danzare. Frequenta seminari in Italia ed in Europa di varie discipline e nel tempo sviluppa un personale linguaggio coreografico: in un’effervescente agitazione si contaminano timbri stilistici, livelli semantici e riferimenti visivi multiformi.
Rimandi iconografici, citazioni cinematografiche, pratiche cerimoniali ed echi simbolici, relitti di forme mediatiche e televisive, l’ovvietà dei gesti quotidiani, le movenze degli animali e gli arabeschi delle piante, tutto si trova a coabitare nello stesso ambiente.
Il corpo danza una danza “bambina”, nel senso che condivide con l’infanzia sia l’atteggiamento di estrema serietà, l’interesse rapito, esclusivo e severo per il gioco che compie, sia l’impermanenza dell’attenzione data dalla curiosità: passa da un luogo a un altro senza conseguenze, senza concludere, incurante. Il corpo dispettoso, aperto, spudorato del bambino si muove tra gli oggetti ricercati e pericolosi dell’adulto, scatenando una fertile e sconcertante ambiguità.
Ne deriva un universo emotivo che va dall’esilarante al patetico, dal grottesco all’estatico, dal realistico al surreale, in un movimento circolare e senza uscita che così sceglie di rimpossessarsi delle lacerazioni del mondo contemporaneo.