“I veri paesaggi sono quelli che noi stessi creiamo, perché così, quali loro dèi, li vediamo come veramente sono, cioè come sono stati creati.” Fernando Pessoa
“I veri paesaggi sono quelli che noi stessi creiamo, perché così, quali loro dèi, li vediamo come veramente sono, cioè come sono stati creati.” Fernando Pessoa
Cinematica è un festival internazionale che si occupa della relazione immagine-movimento nelle arti visive, filmiche e performative. Si ispira al concetto di image-mouvement del filosofo Gilles Deleuze per indagare nelle diverse forme d’arte la “messa in movimento” dell’immagine e quindi dell’immaginazione e percezione dello spettatore. Si svolge nella città di Ancona scegliendo come centro nevralgico la cittadella sul mare della Mole Vanvitelliana per poi espandersi in diversi luoghi del capoluogo di regione.
Il festival, insieme alla programmazione che prevede proiezioni video e cinematografiche, spettacoli, esposizioni, installazioni e laboratori, vuole convogliare nuove tendenze della sperimentazione audiovisiva e performativa, con una forte attenzione alla radice corporea e percettiva. Per questo motivo grande attenzione viene posta su processi di embodiment e questioni di somatica e neuroscienze, trasmettendo codici visivi e informatici ai bambini e ai grandi nel rispetto dell’umanità e degli spazi/tempi corporei.
Alcuni artisti ospiti delle passate edizioni: PETER GREENAWAY, JIRI KYLIAN, EMANUELE CRIALESE, MARCO BELLOCCHIO, TEHO TEARDO, SILVIO SOLDINI, PAPPI CORSICATO, DANIELE CIPRi’, AGOSTINO FERRENTE, BILLY COWIE, FABIO MOLLO, ARIELLA VIDACH.
La VI edizione 2019 si occupa della relazione ” Corpo / Città / Paesaggio ” sotto diversi punti di vista, architettonico, performativo, filmico, sensoriale/visivo e sonoro. Ospiti di punta di questa edizione: Virgilio Sieni, MASBEDO, Studio Topotek, Franco Piavoli, Franco Farinelli, DOM, Helen Cerina, Tecnologia Filosofica, Alessandro Carboni, Alessandro Negrini, Antonio Raja e Ciop & Caf. Tutto il festival narrerà di un ” corpo a corpo ” con la città, non solo attraverso gli ospiti e le opere proposte, ma anche attraverso un focus specifico sulla “danza di strada” (danza verticale, tango, parkour, danza urbana, breakdance e hip hop) in relazione al tessuto urbano, alle strade del commercio e agli abitanti.
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