Due ospiti d'eccezione: per il cinema il regista milanese Silvio Soldini di cui vedremo un documentario piuttosto inedito in cui il regista osserva l'immagine in movimento della poetessa milanese Vivian Lamarque.
Per il live performing avremo invece la compagnia AIEP della coreografa Ariella Vidach, che da anni conduce una ricerca rigorosa in compagnia di Claudio Prati sull'interazione corpo-sistemi virtuali.
Regista e sceneggiatore cinematografico. Autore attivo dall'inizio degli anni Ottanta, Soldini ha saputo costruirsi una posizione di primo piano nel cinema italiano, elaborando uno stile tanto atipico quanto riconoscibile. La sua costante ricerca espressiva si è tradotta in un modo di fare cinema sostenuto da una briosa musicalità narrativa e caratterizzato da uno sguardo personale su luoghi insoliti del nostro Paese. Temi ricorrenti sono il viaggio come momento di riflessione e di scoperta, e il caso come motore di un processo di 'spostamento' e di cambiamento interiore dei personaggi. Attento a ogni elemento delle sue composizioni filmiche, S. ha sempre dedicato particolare cura alla direzione degli attori, stabilendo con alcuni di essi (Licia Maglietta, Giuseppe Battiston, Marina Massironi) un rapporto privilegiato che si rinnova in ogni film. Non secondaria è la sua ricerca sulla 'luce', operata insieme a Luca Bigazzi, e sui colori delle scene e dei costumi. Nel 2000 ha ottenuto un grande successo internazionale con Pane e tulipani, opera vincitrice di nove David di Donatello (tra cui: miglior film, miglior regia e, insieme a Doriana Leondeff, miglior sceneggiatura).
Quattro giorni con Vivian (2008) è un film-passeggiata girato da Silvio Soldini l’inverno 2007/2008 nei luoghi milanesi cari alla poetessa Vivian Lamarque. La donna lo riceve a casa sua, gli apre il proprio universo un po’ caotico e pieno di vita e insieme visitano i luoghi prediletti della scrittrice: un parco nei dintorni di Milano, la casa della sua infanzia. Nel corso di queste conversazioni e passeggiate, tra i due artisti nasce un’autentica complicità.
In collaborazione con la Fondazione Marche Cinema e Multimedia
Creata in Svizzera nel 1988, l’Associazione culturale AiEP (acronimo di Avventure in Elicottero Prodotti) nasce dalla comunione di intenti di un gruppo di artisti di diversa provenienza, interessati a realizzare progetti di ricerca nell’ambito delle arti visive multimediali e a sviluppare un linguaggio espressivo che attinga dai più svariati campi artistici (danza, musica, video-arte, design). Nel 1996 Ariella Vidach e Claudio Prati, due dei fondatori di AiEP, creano a Milano un’altra associazione culturale, Ariella Vidach - AiEP, ampliando gli orizzonti geografici ed artistici per approfondire la ricerca nell’ambito delle nuove tecnologie applicate alla danza contemporanea e alle arti performative.In oltre vent’anni di attività, il percorso artistico di AiEP ha esplorato l’utilizzo dei media interattivi in un crescendo di complessità: dall’utilizzo di proiezioni video in scena a sensori quasi invisibili indossati dagli interpreti, passando per la motion capture e la computer-grafica, la relazione tra corpo, coreografia e sistema interattivi si è andata assottigliando e le interferenze tra arte e tecnologia sono diventate sempre più raffinate e suggestive.
http://www.aiep.org.
Spettacolo e conferenza Bodhi.solo
La performance sviluppa una riflessione sul rapporto che si genera tra il mondo tecnologico e quello legato alla sfera dei sensi. La performer rileva e traduce le informazioni ricevute dal sistema interattivo rispondendo alle sollecitazioni in simbiosi o contrasto agendo da interfaccia umana proattiva. Due mondi in apparente conflitto che si alimentano e si trasformano in un delicato equilibrio che scaturisce dall’attenzione e dall’ascolto. Il titolo Bodhi indica"risveglio", "illuminazione" e in questo caso sottolinea il saper vedere con altri/nuovi occhi, ampliando la percezione, per focalizzare e osservare meglio i dettagli e per creare nuove geometrie “sensoriali”. .solo è utilizzato come in informatica per indicare l'estensione di un file e, in questo caso, vuole sottolineare l’aspetto individuale ed intimo dell’azione performativa. Nella conferenza-incontro che segue la performance, Claudio Prati (videoartista) e Ariella Vidach (coreografa) direttori artistici di AiEP, illustrano, con brevi dimostrazioni e l’ausilio di proiezioni video, le tappe e le tecnologie più significative della sperimentazione che da anni contraddistingue il loro lavoro: l’uso e lo sviluppo di strumenti interattivi applicati alla composizione coreografica.La conferenza presenta lo “stato dell’arte” nello sviluppo delle tecnologie interattive applicate alla danza ed alla performance, passando in rassegna, attraverso la visione di estratti video degli spettacoli più significativi, le produzioni e le varie linee di ricerca espresse in dieci anni di sperimentazione ”interattiva” dalla compagnia. La tecnologia, i rapporti uomo-macchina e corpo-tecnologia e le forme e i contenuti degli spettacoli di danza interattiva, sono gli elementi su cui si svilupperanno gli interventi, com-pletati da riflessioni sulla mutazione percettiva e sensoriale introdotta dall’impiego dei nuovi media. In modo dettagliato verranno analizzati i contenuti estetici delle performance più rappresentative, il funzionamento dei software utilizzati, le modalità di interazione delle coreografie, le inter-facce e i criteri di indagine e le problematiche legate all’uso dei media digitali.
In collaborazione con AMAT-Associazione Marchigiana Attività Teatrali