Viviamo in un tempo connesso e moltiplicato. La realtà aumentata fa si che noi non viviamo solo il tempo corporeo ma anche quello virtuale.
In una società in cui l'identità viene scomposta in mille pezzi, attraverso l'utilizzo dei nuovi media e di tutte le applicazioni di cui siamo in possesso per moltiplicare, scambiare e riprodurre immagini e informazioni, ecco che la nostra più vera essenza viene messa a repentaglio dal confronto con una tale quantità di dati e con l'immaginario presente nella rete e nei media. Non è facile orientarsi in questi territori, la comunicazione mediatica ora è planetaria e il confronto rischia di schiacciare le individualità nelle loro differenze per così dire “carnali”.
D'altra parte le frontiere della ricerca scientifica e tecnologiche hanno sempre dovuto confrontarsi con la vita reale e sensitiva, il bios. Come ci poniamo nei confronti delle crescenti scoperte in campo informatico e robotico? Come l'essere umano reagisce alle velocità di connessione, ai montaggi sempre più vorticosi, all'efficenza meccanica, alla virtualità delle relazioni? Come cambiano i nostri corpi in relazione a questo? Siamo capaci di gestire umanamente i cambiamenti da noi stessi generati?
In occasione della seconda edizione del Festival Cinematica proponiamo la prima edizione di un convegno sulla percezione e dimensione corporea in relazione ai nuovi media, in collaborazione con L'Università Politecnica delle Marche e l'Istituto Italiano Studi Filosofici.
Quest'anno la percezione del tempo sarà il centro di indagine del Convegno, così come recita il sottotitolo “Il tempo corporeo e la velocità di connessione”.
Il Convegno si terrà presso l'Auditorium della Mole Vanvitelliana durante il Festival Cinematica, sabato 18 dalle ore 10 alle ore 17. Interverranno esperti di comunicazione, di scienze psicologiche e sociologiche, informatiche e filosofiche allo scopo di confrontarsi e dialogare attorno alla questione antropologica sul rapporto nuove tecnologie e corporeità.